Parco Gola del Tinazzo – Versione Italiana
In realtà avvicinandosi si scorge un’altissima fessura nella roccia.
Da qui nel corso dei millenni sono passati centinaia di milioni di metri cubi di sabbia e roccia trascinati fino al lago d’Iseo dalla forza impetuosa del torrente Borlezza.
L’imponente quantità di detriti ha formato la penisola su cui sorge il grande insediamento industriale della Lucchini RS.
Due enormi pareti alte più di 40 metri fanno da ali all’ingresso della gola che è visitabile in sicurezza per oltre cento metri per una larghezza variabile da 1 fino a 4 metri.Un percorso in un territorio che dorme su millenni di battaglie infinite tra le forze dell’acqua e della roccia, modellato da glaciazioni ancestrali ed eroso dallo scorrere impetuoso del torrente Borlezza.
Tinazzo-Park – Deutsche Fassung
Tinazzo Park – English Version
LA SALAMANDRA PEZZATA
Classe: Anfibi
Ordine: Urodeli
Specie: Salamandra salamandra
Nome comune: salamandra pezzata
Si tratta di un Anfibio appartenente all’ordine degli Urodeli, ossia a quegli anfibi che anche in fase adulta conservano una struttura caudale.
È facilmente riconoscibile per la sua colorazione piuttosto vistosa, nera a macchie gialle.
Tale colorazione, detta aposematica, ha funzione di avvertimento per i potenziali predatori.
Infatti, sul retro del capo, sono presenti delle ghiandole, dette parotoidi, che possono secernere, in caso di emergenza, un liquido irritante ad azione neurotossica, per scoraggiare l’attacco di eventuali nemici.
La dieta della salamandra pezzata verte preferibilmente su lombrichi, piccoli molluschi e miriapodi. Come per molti altri anfibi, è presente una doppia fase: a quella larvale e acquatica si contrappone una fase adulta di vita terrestre.
In primavera le femmine adulte depongono da 30 a 70 larve nei piccoli anfratti dei ruscelli, dove l’acqua scorre calma.
Dopo una dieta di accrescimento a base di macroinvertebrati, in pochi mesi le giovani larve raggiungeranno il momento della metamorfosi, che le porterà allo stato adulto. Distribuzione e habitat La si ritrova dal livello del mare fino ai 1500 / 1700 m di quota.
È legata a boschi umidi di latifoglie, ove scorrono piccoli ruscelli.
È tendenzialmente attiva di notte, per via della pelle delicata, ma si può incontrare a volte anche in giornate umide e piovose. Alle nostre latitudini, vige, per tale anfibio, un periodo di letargo invernale. Rigenerazione: un superpotere niente male Possiede capacità rigenerative di arti e altre parti del corpo in caso di traumi e ferite accidentali.
Anni 2000 ,esplorazione della forra del Tinazzo dove scorre il torrente Borlezza. Le prime immagini ci mostrano l’ingresso della forra dalla località Poltragno fino a giungere alla galleria artificiale che sbocca a monte del paese di Castro. Il seguito sono immagini relative alla seconda parte della forra che non è percorsa dal torrente Borlezza.
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