
Piano Governo del Territorio Castro 4 novembre 2011
Il Piano di governo del territorio (abbreviato in PGT) è un nuovo strumento urbanistico introdotto in Lombardia dalla legge regionale lombarda. Il PGT ha sostituito il Piano regolatore generale come strumento di pianificazione urbanistica a livello comunale e ha lo scopo di definire l’assetto dell’intero territorio comunale. Il documento di Piano definisce il quadro generale della programmazione urbanistica anche in base a proposte pervenute da cittadini o da associazioni di cittadini. Questo significa che i cittadini sono chiamati a partecipare già nelle prime fasi del processo di elaborazione del PGT.II piano dei Servizi definisce le strutture pubbliche o di interesse pubblico di cui il comune necessita. Il piano dei servizi deve tenere conto della popolazione residente nel comune o che gravita in esso e di quella prevista in futuro dal documento di piano. Il piano delle regole definisce la destinazione delle aree del territorio comunale e in questo assomiglia un po’ al Piano regolatore generale. In particolare individua le aree destinate all’agricoltura, le aree di interesse paesaggistico, storico o ambientale e le aree che non saranno soggette a trasformazione urbanistica.
Come si può ben capire da questa premessa, è uno strumento importantissimo che definisce gli assetti e lo sviluppo del territorio per gli anni futuri. Le associazioni e i cittadini sono chiamati a partecipare a questo processo elaborando osservazioni per la stesura del documento di piano. Ovviamente, abbiamo fatto la nostra parte, presentando una serie di osservazioni sia al pgt di Lovere che a quello di Castro. Le nostre aspettative sono molto alte; ci aspettiamo da parte dell’Amministrazioni Comunali decisioni e progetti molto incisivi, coraggiosi e soprattutto innovativi, che vadano tutti nella direzione della tutela della salvaguardia e della valorizzazione del territorio. La tutela e la valorizzazione dell’ambiente, passano attraverso la riqualificazione della rete dei sentieri, e dei bacini di naturalità; evitando il consumo di suolo non ancora compromesso. “Il suolo” è una risorsa strategica che va preservata; va occupato con usi non reversibili, solo se e quando necessario, perché modifica l’assetto e le condizioni originarie dell’ambiente”. Tutto questo puntando al rafforzamento del ruolo urbanistico dei parchi e delle aree verdi esistenti. Il Modello di “città sostenibile” è il modello da perseguire, tutti gli sforzi devono andare necessariamente verso questa direzione.
Alcune proposte:
Abbiamo suggerito all’Amministrazione di Castro di diventare ente capofila per lo sviluppo di un progetto che preveda la salvaguardia e la riqualificazione di tutta la parte naturalistica del percorso del fiume Borlezza, individuando anche delle volumetrie da mettere a disposizione per il sostegno dei progetti.
Inserire nel piano delle regole la norma che entro 5 anni va eseguita la rimozione totale dell’amianto in attuazione delle regole regionali e del censimento ARPA del 2009.
Promuovere un tavolo di consultazione tra Legambiente Alto Sebino, le amministrazioni di Castro e di Lovere e la direzione della LUCCHINI RS per condividere e rendere espliciti gli obiettivi e i risultati conseguiti nel miglioramento delle prestazioni ambientali dello stabilimento di Lovere. Tali obiettivi, potranno far riferimento, ad esempio, a emissioni in acqua, suolo ed atmosfera, gestione dei rifiuti, sistema di trasporti di merci e persone, rischi di incidente rilevante, efficienza energetica e produzione di energia da fonte rinnovabile, ed altre voci che potranno essere meglio definite all’interno un protocollo d’intesa.
Utilizzare criteri progettuali tecniche costruttive atte a favorire il risparmio energetico e l’utilizzo sempre più massiccio delle fonti rinnovabili, per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In particolare rispetto alla situazione edilizia esistente occorre ricordare che la stragrande maggioranza degli edifici lombardi è collocato in classi energetiche scadenti (E, F e G), mentre oggi è possibile costruire edifici in classi C e B senza particolari costi aggiuntivi, mentre costruire in classe A o superiore comporta un investimento modesto che viene ampiamente ripagato dalla valorizzazione dell’edificio e dai risparmi energetici. È evidente però che per ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore civile occorre lavorare sull’esistente! È fondamentale passare quindi dalle classi scadenti alle classi migliori, attuando piani di recupero e di riqualificazione energeticaforti.
osservazioni complete al pgt di Castro digitare http://www.legambientealtosebino.org/public/pgtcastro.doc
osservazioni complete al pgt di Lovere digitare http://www.legambientealtosebino.org/public/pgtlovere.doc
CIAO SARNEGHERA
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