Egregio Direttore,
scriviamo questa lettera rivolgendoci a tutta la cittadinanza di Costa Volpino e dei Comuni limitrofi, per fare il punto della situazione sull’area utilizzata dall’Associazione “Centro Volo Nord”, dopo l’incontro avvenuto giovedì 28 febbraio con l’Amministrazione Comunale nelle persone de Sindaco Mauro Bonomelli, del Vice Sindaco Mariagrazia Capitanio, degli Assessori al territorio e all’ambiente Federico Baiguini e allo Sport, Cultura e Commercio Simona Figaroli.
Per prima cosa le presentazioni: siamo un gruppo di liberi cittadini di Costa Volpino e Lovere, uniti dal comune intento di evidenziare un potenziale disagio alla collettività, dato dalla presenza di un campo volo per ultraleggeri nei pressi della foce del fiume Oglio,“Zona Ex Camping”. Per questo abbiamo deciso di dedicare parte del nostro tempo ad incontrare chi di dovere per fare chiarezza sulla questione.
Il primo argomento sul tavolo era capire se esista da parte dell’Amministrazione Comunale di Costa Volpino la volontà, espressa con il rilascio di autorizzazioni, di trasformare l’area in questione in aviosuperficie .
Il secondo argomento era verificare come mai una zona soggetta a forte tutela ambientale come quella interessata ed attigua al Parco dell’Oglio, per la quale l’Amministrazione ha speso risorse ed energie, adesso assume un diverso interesse che non tiene più conto delle problematiche ambientali e di quanto fatto fino ad ora.
A queste domande l’Amministrazione risponde che nessun tipo di autorizzazione per trasformare l’area in aviosuperficie è mai stata rilasciata e, inoltre, sottolinea come l’area sia proprietà privata e pertanto il proprietario, entro i limiti di legge consentiti, è libero di utilizzarla come meglio preferisce.
L’Amministrazione riferisce inoltre di aver provveduto a far chiudere degli scavi in trincea, incompatibili con la destinazione d’uso dell’area e di aver sanzionato i responsabili.
In conclusione, ricordiamo ai cittadini, amministratori compresi, che la suddetta area risulta inserita nel PLIS dell’Alto Sebino (Parco di Interesse Sovracomunale), riconosciuto dalla provincia di Bergamo nel 2004 e gestito dalla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, classificata in Zona A, ovvero in un contesto di fondovalle in relazione con il corso d’acqua principale, di elevato valore naturalistico e paesistico.
L’area è anche inserita nel programma Unesco Mab “L’uomo e la Biosfera”, avviato per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.
Infine citando “La Relazione Tecnica di Zonizzazione Acustica del territorio comunale”, inserita nel Pgt vigente, l’area risulta essere in piena zona di classe acustica I, Aree Fortemente Protette, per le quali la quiete risulta essere elemento indispensabile.
Come libera associazione di cittadini di diversa estrazione, noi crediamo che si debba prestare attenzione al bene comune della collettività, in quanto certe tematiche coinvolgono tutti, non solo l’area interessata, ma anche quelle limitrofe, acque e aria sono di tutti.
Continueremo quindi a monitorare l’evolversi della situazione per il bene di tutti ed invitiamo chiunque sia interessato a condividere le nostre preoccupazioni, in concerto con l’Amministrazione.
Legambiente presente all’incontro con il presidente del circolo del Basso Sebino Dario Balotta anche in rappresentanza del circolo Alto Sebino ha sostenuto le nostre preoccupazioni ed hanno deciso di sostenerci nell’azione di controllo e di tutela ambientale che continueremo a svolgere come cittadini.
I cittadini
Legambiente Alto sebino
Legambiente Basso Sebino
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